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piscetta_sac._luigi_moralista

# PISCETTA sac. Luigi, moralista

nato a Comignago (Novara-Italia) il 12 febbr. 1858; prof. a Torino il 7 luglio 1874; sac. a Torino il 18 sett. 1880; + a Torino T8 ott. 1925.

Ordinato sacerdote, si laureò in teologia a Torino; poi nel 1885 ebbe l'aggregazione alla Pontificia Facoltà Teologica esistente presso il seminario arcivescovile e ne divenne professore prima di storia ecclesiastica e di diritto canonico, poi di morale. Formatosi alla scuola di mons. Bertagna, discepolo di san Giuseppe Cafasso, ne ereditò lo spirito e ne sviluppò la dottrina dalla cattedra, che tenne per un quarantennio, guidando i sacerdoti dell'archidiocesi di Torino nello studio della morale e della pastorale. Un frutto del suo insegnamento furono pure i tre volumi dal titolo *Theologiae Moralis elementa* (Augustae Taurinorum, 1900-1902), che ebbero parecchie ristampe e furono poi aggiornati e completati con la parte sacramentaria, dopo la promulgazione del codice di diritto canonico, dal suo confratello e discepolo don Andrea Gennaro, primo rettor magnifico del Pontificio Ateneo Salesiano. È pregio di quest'opera, adottata in molti seminari, l'ampiezza dell'informazione su autori antichi e recenti e una larga visuale su problemi morali e pastorali sorti nei tempi recenti, per cui si può considerare il condensato dell'insegnamento dei celebri moralisti piemontesi, Guala, Cafasso e Bertagna, che avevano tramandato quasi solo oralmente il loro insegnamento ispirato alla dottrina alfonsiana. Anche la lingua in cui questi volumi sono redatti ha il pregio di un garbato classicismo. Contemporaneamente egli dirigeva l'istituto di Valsalice, studentato filosofico dei chierici salesiani (1892-1907), finché fu chiamato dal ven. don Rua a far parte del Consiglio Superiore della Società Salesiana, sempre confermato in tale carica dai successivi Capitoli Generali. Dotato di memoria pronta e tenacissima, di fine arguzia, di umore gaio e socievole, egli seppe servirsi di queste doti naturali nella scuola e nell'esercizio delle delicate incombenze che ebbe nella Congregazione, mettendo pure a servizio di chiunque lo consultava in questioni morali o canoniche la sua vasta e profonda erudizione e il suo equilibratissimo e prudente giudizio.

Opere

— *De Christo religiosae societatis auctore,* Torino, Tip. Salesiana, 1882, pp, 32.

— *De virtute religionis. Commentarla in Angelicum Doctorem,* Torino, Tip. Artigianelli, 1890, pp. 325.

— *De virtutibus theologicis et de virtute religionis,* Torino, 1900, pp. 323.

— *Elementa Theologiae Moralis,* Torino, SEI, 1900.

— *De fine, de peccatis, de legibus,* Torino, pp. 336.

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