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# BARATTA sac. Carlo Maria, ispettore, sociologo, musico

nato a Drugno di Novara (Italia) l’11 ott. 1861; prof. perp, a Lanzo il 26 sett. 1877; sac. ad Albenga il 29 marzo 1884; + a Salsomaggiore il 23 aprile 1910.

Fu insegnante nei collegi di Lucca ed Alassio. Ordinato sacerdote, l’anno seguente 1885 si laureò in lettere all’Università di Genova. Nell’ottobre 1889 andò a Parma dove fondò l’Istituto San Benedetto e la prima Scuola Superiore di Religione sorta in Italia. Spirito universale ed animatore, don Baratta permeò ben presto di iniziative la vita cittadina, e San Benedetto divenne il cenacolo dell’intellettualità artistica e letteraria della città. Nelle conversazioni appassionate la sua personalità sembrava quasi assente, ma si rianimava tosto e spiccava irresistibilmente quando un’idea stava per concretarsi in un’opera. L’agricoltura era lontanissima dai suoi studi e quando a San Benedetto accorse il colonnello Solari, le sue teorie furono oggetto di scambi lunghi e ripetuti di idee. Don Baratta, nel lungo periodo di assimilazione, pareva non interessarsi, ma diventò presente potentemente quando l’idea divenne la Scuola Salesiana di Agricoltura. Allora la studiò a fondo e se ne fece apostolo. Ne trattava nella sua Scuola Superiore di Religione, ascoltatissimo dagli uditori; istituì nel suo collegio la detta scuola complementare solariana; assunse la redazione della Rivista di Agricoltura, affidandola al salesiano Andrea Accatino e fiancheggiandola con una biblioteca solariana; lanciò nel pubblico ben 14 fra volumi e opuscoli sulla teoria e sulla pratica del sistema. S’adoprò inoltre perché la Società Salesiana entrasse in quell’ordine di idee e ottenne che il Bollettino Salesiano aprisse nel 1901 la rubrica intitolata “Spigolature agrarie” nella quale buone penne divulgavano i princìpi dell’agricoltura solariana. L’argomento era venuto in campo anche nel terzo Congresso dei Cooperatori e fu portato pure personalmente dallo stesso Solari dinanzi al decimo Capitolo Generale del 1904. In quell’anno don Baratta venne nominato ispettore delle case salesiane del Piemonte e rettore della chiesa di San Giovanni Evangelista (Torino). Qui continuò la sua opera, benché la sua salute fosse ormai minata dal male che doveva condurlo alla tomba. Tempra di pensiero come d’azione, don Baratta visse in dieci lustri una vita di duplice durata; incurante di abbreviare i suoi giorni con un lavoro improbo, senza tregua, si curò unicamente di spendere tutte le sue forze al servizio del bene. Fin da chierico aveva coltivato con passione la musica, verso cui aveva un’inclinazione naturale, e la sua vena diede al repertorio musicale delle composizioni veramente ispirate; fu un eccellente maestro di cappella ed ebbe spiccate preferenze per la musica palestriniana. In occasione del terzo centenario della morte del Palestrina, nel 1904, fu vicepresidente del secondo Congresso Nazionale di Musica Sacra e la sua corale ottenne successi strepitosi. L’esecuzione della Messa funebre di Francesco Anerio fu un trionfo, e quella della Missa Papae Marcelli, a cui assistettero le più spiccate notabilità nel campo musicale, tra essi Arrigo Boito, ebbe un effetto potente e riscosse le più ampie lodi. Scrittore fecondo ed efficace lasciò un buon numero di opere che scrisse approfittando del poco tempo libero che gli rimaneva, in mezzo all’attività delle sue numerose occupazioni.

Opere

(quasi tutte pubblicate dalla Libreria Fiaccadori di Parma)
SCOLASTICHE
— I nostri studi classici in Italia.
— Tito Livio, Historiarum Libri XXIII, XXIV, XXV. Testo con introduzione e note, Torino, Tip. Salesiana, 1889, in-16°, pp. xxn-267.
CANTO LITURGICO
— Canti principali della Chiesa.
— Prime nozioni di canto gregoriano, in-8°, pp. 32.
— Piccolo manuale del cantore, 1886, in-8°, pp. 300.
— Musica liturgica e musica religiosa, 1906, in-8°, pp. 26.
— Te Deum, a 3 voci, Torino, Libr. Salesiana.
SOCIOLOGIA
— Il sistema Solari in pratica, 1886, in-8°, pp. 28.
— Fisiocratici e fisiocrazia, 1889.
— La fertilizzazione del suolo e la questione sociale, 1896.
— Di una nuova missione del Clero dinanzi alla questione sociale, 1897, in-8°, pp. 70.
— La libertà dell’operaio, 1898, in-8°, pp. 34.
— Un fatto importante per gli studiosi del problema sociale 1901, in-12°, pp. 32.
— Principi di sociologia cristiana, 1902, in-16°, pp. 301.
— Norme pratiche elementari per l’applicazione del sistema Solari. Cause d’incredulità, 1904, in-8°, pp. 17.
— Solidarietà ed egoismo, 1905, in-16°, pp. 16.
— La scuola agraria in Italia; osservazioni e proposte, 1906, in-16°, pp. 36.
— Le risorse agricole della Val Vigezzo, 1908, in-16°, pp. 27.
— Per il patto colonico, Roma, Un. Tip. Coop., 1909, in-8°, pp. 18.
— Il pensiero e la vita di Stanislao Solari, 1909, in-8°, pp. 356.
— Astensione e potere temporale.
VARIE
— Nuova officiatura della Madonna di Re.
— Il Santuario di Re in Val Vigezzo, 1898, in-16°, pp. 159.
— Credo, spero, amo. Pensieri ed affetti, 1901, in-24°, pp. 176.
— Sessanta considerazioni sul Vangelo, Torino, Libr. Salesiana, 1908, in-16°, pp. 186.
— D. Luigi Rocca, Cenni biografici, Torino, SAID, 1910, in-16°, pp. 103.

Bibliografia

D. Francesco Rastello, Don Carlo Maria Baratta, salesiano, Torino, SEI, 1938, in-8°, pp. 326.

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